Sacconi assistenzialismo ma il ceto medio esiste ancora?

Il ceto medio. Il ceto medio esiste ancora? Ne sottolinea l’importanza Maurizio Sacconi, Presidente della commissione Lavoro del Senato, in un suo intervento nel blog dell’Associazione amici di Marco Biagi. dichiarando: ‘se e’ giusto considerare le fasce più deboli, non e’ altrettanto giusto trascurare il ceto medio a rischio di impoverimento nell’età anziana perché rifiutato da molte imprese per l’alto costo del lavoro‘, pensiero giusto e buono ma considerando che il ceto medio probabilmente non esiste più, vedi nell’ultimo ventennio, sia l’avvento dell’euro sia la crisi economica che ha investito l’Italia, in effetti la nostra società è divisa in due ceti: i ricchi e i poveri come nell’800, la classe media ha finito di esistere nel momento stesso in cui si è guardato alle multinazionali, alle banche, dimenticando l’Uomo, l’essere umano con le sue esigenze, sacrificandolo ad interessi economici, questa è la conseguenza: la soppressione della classe media, il ceto medio esiste ancora? no, non esiste più se non in minima parte anche perché Sacconi trae una conclusione: ‘il Governo sembra voler risolvere tutto l’intervento sul sistema previdenziale in termini esclusivamente assistenziali’, trovare soluzioni meramente assistenziali che significa? che non si da la giusta valenza al termine previdenza, cioè il prevedere per il futuro del lavoratore, nonostante esso abbia versato fiori di contributi pur di avere una vecchiaia serena e tranquilla.

E argomentando sull’età media, nel mondo del lavoro, si disperde una ricchezza maturata dall’esperienza e dalla continuità lavorativa che oggi non esiste con i contratti a termine esistenti, l’età media è una ricchezza che non deve disperdersi per i costi come asserisce Sacconi, ma deve essere consegnata alla nuova generazione che entra a far parte del mondo del lavoro, consegnarla per continuarla e da qui si ha la staffetta generazionale, evidenziando le dichiarazioni di Sacconi invece si ha la sensazione che questa ricchezza vada morendo piano piano e con lei la professionalità, riducendo il mondo del lavoro al solo intento di arrivare a fine mese per percepire lo stipendio o il salario, senza nessuna passione e interpretazione personale con iniziative e creatività maturate, strada facendo, seguendo orme per poi personalizzarle.

Ceto medio esiste ancora? Sacconi ne evidenzia l'ìimportanza
MAURIZIO SACCONI

Sacconi inoltre discute anche sul prestito pensionistico (Ape), il quale ovviamente fa parte di quella struttura assistenziale quale risoluzione al tema pensione anticipata per le categorie più deboli, evidenziando: ‘l’Ape stessa sara’ utilizzata solo da coloro che vi potranno accedere senza tagli e quindi dalle persone con redditi minimi. Cosi’ come misure rivolte all’ampliamento della no tax area e dei soggetti beneficiari di pensioni sociali o alla assegnazione di contributi figurativi ai lavoratori precoci riguardano solo i meno abbienti. Per altro verso potrebbero essere prorogate le discipline penalizzanti le pensioni medie come il minore adeguamento al costo della vita o il prelievo straordinario’.

Infine conclude con una proposta tesa a: ‘favorire le intese tra datori di lavoro e lavoratori consentendo ai primi di pagare contributi del lavoratore per periodi di studio o di non lavoro deducendoli dal reddito soggetto a tassazione‘, risolvendo così l’assistenza, non voluta dai lavoratori, ma una struttura previdenziale basata sul principio del risparmio accumulato con i propri contributi versati per arrivare alla fine del lavoro ed avere un vitalizio pensionistico che possa dare dignità e serenità alla vecchiaia, oggi attualmente non possibile per migliaia e migliaia di lavoratori che si vedono procrastinare l’età anagrafica in modo assurdo e vergognoso grazie ad una legge iniqua quale della riforma Fornero 2011.

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2 commenti su “Sacconi assistenzialismo ma il ceto medio esiste ancora?

  1. Paolo il said:

    Ma Sacconi ha ancora il coraggio di parlare? E c’è ancora chi dà spazio ad uno come Sacconi? Il ceto medio è stato distrutto da lui e da quelli come lui con politiche economiche rivolte all’arricchimento smodato di pochi ricchi a danno dei ceti medi e bassi, ai quali non hanno lasciato nulla!!

    • ingari il said:

      Gentile Paolo, bisogna dare voce a tutti anche epr far capire le contraddizioni, le incoerenze in cui incorrono questi personaggi pagati profumatamente dal popolo onesto che lavora, dando voce anche a questi personaggi che si capisce fin dove arriva il loro opportunismo, non dimentichiamo che c’è un referendum costituzionale a ottobre e devono far propaganda con ‘modifiche’ aggiustativi ai loro misfatti per acquisire nuovi assensi e voti… sta solo noi scegliere e capire a chi credere o non credere, anche se a questo punto la fiducia verso la politica è sotto i limiti sindacabili, cioè a zero! ciao e grazie di seguirmi!, Ariella

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